Tipi da Spiaggia
Rullo di tamburi…Comincia lo spettacolo. Giocare a pelo d’acqua con le scanzonate e tragicomiche scene al mare è un piacere a cui non si può resistere. Perché in spiaggia si vive una commedia all’italiana. Si parte dal parcheggio fuorilegge. Una sosta selvaggia e veloce per far scendere la consorte. Lei, se si tratta di signora giovane, si guarda attorno, si fissa bene gli occhiali da sole sul naso, e va a scegliere il posto su un fazzolettino di sabbia. E lì resta, fissa, disincantata a guardare l’orizzonte in attesa che dal mare venga a prenderla l’uomo di Light Blue di Dolce & Gabbana. Con sé porta solo la borsa da mare, la sua. Tutto il resto, ombrellone, sdraio, borsa termica, se lo carica il marito. Ed a più riprese, madido di sudore, sino all’inverosimile. I tipi da spiaggia si riconoscono subito. Non c’è niente da fare.
Dapprincipio, non li vedi arrivare perché si sente la melodia dell’amore. I fidanzatini, trentenni, che sembrano adolescenti ai primi baci, avanzano mano nella mano. Ormai liquefatta. La coppia si sistema, si sdraia sui teli, entrambi si avvicinano per un bacetto senza sale né pepe e poi arriva il rito. Lui sfoglia la Gazzetta dello Sport. Lei prende la crema solare protettiva. Mentre il fidanzato è con la testa nel pallone, lei servizievole gli spalma la crema sul corpo come se stesse imbiancando il muro del giardino. Lui non alza lo sguardo dal mare d’inchiostro, lei invece gli alza un braccio alla volta, dove la crema è a spalmata di mano, per non distoglierlo dalla lettura. Che amore. Alla fine, al momento del bagno, i cuori si dividono. Lui, che par già stanco sempre sdraiato sul telo, a guardare le donne accanto, lei a rinfrescarsi le idee per come tenerselo ancora affianco.
A mare ci si può dimenticare della pseudo donna bon ton fiammante? No, assolutamente! Sulla spiaggia, da brace ardente, si presenta con sandalo con tacchetto 12. Affonda, sbilanciandosi, prima un piede e poi l’altro. Arranca sulla sabbia prima di arrivare sperticandosi in lunghe bracciate a mare. Poi arriva sempre l’ora del gelato per la femme fatale. Calza di nuovo i sandali, smuovendo secchiate di sabbia tanto da risolvere il problema erosione spiagge, e si accinge al bar più vicino. Secondo lei il suo incedere è un ancheggiare disinvolto, naturale. Secondo lei! In realtà scianca. L’andatura, difatti, sembra più una sindrome sciatica di chi non sa camminare sui tacchi. Mettici pure che i piedi sono gonfi per il caldo, allora ecco che la donna bon ton casareccia si trasforma in fiammante grigliata.
Cosa dire delle mamme apprensive. Una parola di troppo, la scriverei volentieri. Ci sono mamme che ai propri figli, piccoli, dicono: “Non entrare in acqua, altrimenti ce ne andiamo a casa”. E poi lo ripetono, ancora ed ancora. Sempre ad alta voce, come se stessero in curva nord. Signore mie, rilassatevi! Non fate indossare la veste di monaco ai pargoli, se voi non siete sante. Per essere mamme bisogna anche svestirsi di quella apprensione che soffoca. Fate un bagno, è meglio, insieme ai vostri figli…s’intende.