Sartoria e design nella geometria della passione
Suonava il violino. Era una concertista di successo. Nel suo Paese, lo Sri Lanka, faceva quello che più amava, insegnare violino e cantare, come il padre. Poi per Mahadevi Selvendira cala il buio. Ha venticinque anni quando sposa un uomo che le tarpa le ali e le chiude le mani all’obbedienza. Un matrimonio combinato il suo, come tanti altri nel sud dell’Asia. Ma lei, la violinista, con il tempo s’innamora del marito. Lo segue in Italia per scegliere, infine, la sua strada. Oggi, Mahadevi, da vent’anni a Lecce, guarda dritto davanti a sé. Ha ripreso in mano la sua vita, senza perdere il sorriso. La incontro nella Scuola di Costume e Moda Rosanna Calcagnile dove impara l’arte della sartoria. Non solo. Mahadevi Selvendira, grazie alla Fashion&Costume Designer, che da trent’anni promuove il concetto di contaminazioni culturali, porta avanti la tecnica del punto smock di singapore. Tecnica minuziosa, in cui la precisione, il calcolo, i volumi, sono alla base di un capo unico ed originale.
Ho l’impressione di avere di fronte un architetto del tessuto. Già, perché Mahadevi lavora con squadra e matite per realizzare il reticolato di rombi su tessuti che diventano, poi, corpetti, borse, mantelle, tutto ciò che può essere moda. Ha una delicatezza innata la violinista-sarta. Capisco il successo nel suo Paese attraverso la voce. È dolce, come il carattere sfilettato ad un temperamento forte. Lei ha le mani d’oro. Realizza pezzi unici. È una ricamatrice raffinata. Una di quelle che fa perdere la testa perché pur volendo essere impertinenti non si riuscirebbe a capire il dritto dal rovescio, tanto il ricamo è pulito su ambo le parti. Con il capo chino su tessuti preziosi, applica, rigorosamente a mano, le perline su abiti d’alta moda. Un lavoro certosino, da lenta clessidra, da tempo senza tempo per una bellezza che incanta.
Gli occhi le si fanno lucidi quando mi racconta che la sartoria è la passione che la rende viva, che le ha restituito la vita. La musica ed il canto, ormai, sono solo un ricordo. Dallo Sri Lanka ha portato con sé il violino. Non lo suona più. Neanche per se stessa. Lo accarezza soltanto per salvarsi dallo strazio dell’amore della sua terra, dalla tradizione di famiglia, da un amore che ha dovuto spegnere per dare forza a quello di se stessa.
Mahadevi Selvendiran, come sua madre ha fatto con lei, ha trasmesso il filo della tradizione alla figlia, Vinujah, attraverso i rocchetti del ricamo. Vent’anni, ragazza semplice, ma dal piglio deciso, Vinujah Selvendiran ha già in attivo diverse sfilate e riconoscimenti. Design nella Scuola di Costume e Moda Rosanna Calcagnile, rivisita il culto vestimentario dello Sri Lanka grazie al Saree ed ai suoi svariati modi di avvolgere ed annodare l’antico indumento in chiave del tutto nuova. Seta e fili d’oro per un capo unico. Sei metri per annodare un abito, per circa venti minuti di vestizione. Quando tempo e distanze sono sospese in un’idea di “pura bellezza”.