Pedalando verso il futuro: il Movimento 5 selle
E poi dicono che gli studenti siano una “massa incolta e svogliata” pronta solo a manifestare per non entrare a scuola e occupare le aule in attesa del Natale.
E poi dicono che si presentino esclusivamente due scelte nel fantastico mondo delle scuole superiori, due strade obbligate, perchè se odi la matematica appare scontato varcare le porte del prestigioso Liceo Classico, mentre se l’italiano non ti va giù, ecco, sei subito il nuovo Einstein del millennio.
I coraggiosi, i temerari studenti, sempre disdegnati, osservati con aria di sufficienza dall’elite scolastica, bollati con la sigla ITS (Istituti tecnici superiori), risalgono con fatica la superficie, corrono veloci ed emergono, sicuri delle potenzialità e delle conoscenze acquisite grazie ad una scuola tecnica.
Caso studio per l’eccellenza e la totale connessione dei ragazzi con il territorio e il sociale è l‘Istituto “Galilei Costa”, sempre pronto a sperimentare progetti innovativi. In particolare, la classe seconda B ha partorito il c.d. “Movimento 5 selle”. Sì, manca una T, ma nulla è riconducibile al movimento di Beppe Grillo. Si tratta di un progetto rivoluzionario, che desidera fortemente ciclabilizzare le città italiane, partendo proprio da Lecce. L’obiettivo sarà raggiunto con l’individuazione e la realizzazione di strategie in grado di trasformare l’assetto urbano e renderlo aperto alle 2 ruote. Progetto rivoluzionario questo anche perchè si tratterebbe di rivedere quelle che sono le abitudini dei cittadini, troppo spesso cattive, una visione lenta, miope sui grandi vantaggi che potrebbero giungere dall’applicazione del progetto. Lecce è caratterizzata da strade piane e i punti strategici della città sono raggiungibili in meno di mezz’ora. Usando la bici saremmo in grado di ridurre la produzione di CO2; ridurre il traffico e le ore di attesa in auto; ridurre i costi relativi al mondo automobilistico e a guadagnarci è tutto il pianeta, da una piccola città del sud Italia.
Una città in cui, per la prima volta, non saranno i pedoni o i ciclisti a dover chiedere “permesso”, ma gli automobilisti. Come dichiarano i due attivisti del Movimento 5 selle, Gioia e Martino, “vogliamo che tutte le mattine migliaia di bambini e ragazzi delle elementari, delle medie e delle superiori possano raggiungere la propria scuola in bici”.
Si dovrà agire sulle istituzioni, confrontarsi e dialogare con chi si occupa da anni della questione, usando anche e soprattutto le nuove tecnologie. Dopo le stelle, simboli di valutazione, arrivano le selle. Le nostre città saranno giudicate sulla base del numero di selle, per la propensione a pedalare nella vita e nella società verso un futuro migliore.