Officine Cantelmo, trampolino di lancio per il Concertone!
Quando il sole bacia la nostra terra, odi gli augelli cantar, mentre lo scirocco porta con sé l’odore del mare, è facile pensare alla primavera e a quelle magiche convenzioni da calendario che si chiamano festività.
E’ indubbio che tra le feste primaverili più “festeggiate” ci sia il primo maggio e la conseguente “istituzione” del concertone. Si dice che almeno una volta nella vita, come la visita a Napoli e il lancio della monetina nell’acqua della Fontana di Trevi, tra le cose da fare ci sia il pellegrinaggio a San Giovanni, non certo per baciare i piedi al santo, bensì per stendersi sul prato (se sei fortunato) o sulla strada della celebre piazza di Roma. Sebbene la partigianeria e le tonalità di rosso che dipingono metaforicamente il palco del concerto invitino a pensare che sia esclusivamente affollato da magliette del Che, mentre il viso proteso verso l’alto fissa pugni stretti che danzano a ritmo le note di “Bella Ciao”, è la musica e il concetto di lavoro espresso dalla nostra Costituzione i veri protagonisti. Sperimentazioni musicali e innovazione protesa alla qualità hanno evidenziato la bellezza di quel palco. La nuova edizione è intitolata “La musica per il nuovo mondo – Spazi, radici, frontiere”.
“Un titolo che cita la Wertmüller, se non altro per la sua lunghezza”, scherza l’organizzatore Godano, che ha chiarito gli obiettivi e l’indirizzo della prossima edizione del “concertone”. “Abbiamo pensato a un nuovo mondo non di territori, ma di spazi che la musica sia stata capace di creare. Vogliamo pensare la musica come un’avventura della cultura”, ribadisce Castaldo, che affianca Godano nella creazione dell’evento del primo maggio: “Tempi come questi vedono gli spazi deperire, per tanti motivi, e l’idea che abbiamo noi del concertone è quella di una rampa di lancio per idee e stimoli. Per tornare ad occupare spazi che il mercato, oggi più che mai, non è più in grado di garantire”. La più grande novità dell’edizione di quest’anno è sicuramente l’iniziativa dedicata alle band emergenti. Così nasce l’1M Festival, il contest che permetterà a sei gruppi o artisti esordienti di salire sul palco del concerto di piazza San Giovanni.
Come? I due palchi che ospiteranno le band che competeranno per suonare il primo maggio saranno le Officine Ansaldo di Milano-dove, tra i prossimi 30 marzo e 4 aprile, si svolgeranno le fasi eliminatorie dal vivo, e le Officine Cantelmo di Lecce, dove si terrà la seconda fase tra l’8 e il 13 aprile. I dettagli del concorso sono disponibili sul sito ufficiale dell’iniziativa. Fino al 28 febbraio gli artisti possono iscriversi sulla pagina web del contest. “Non ci siamo limitati a istituire due giurie, ma tre. La prima sarà quella popolare: interverrà via Web in tutte e tre le fasi del concorso, quella preliminare – l’esame degli elaborati caricati sul sito, quella secondaria – le eliminatorie dal vivo a Milano e Lecce, che pure verranno trasmesse via Web, e quella finale, ovvero durante l’introduzione al concerto vero e proprio, dove – sempre via streaming – potrà assistere alle esibizioni dei sei finalisti e esprimere la propria preferenza nei confronti del vincitore assoluto, al quale – oltre all’onore di ripetere il proprio set in prime time, alle 20 e 30 – verrà assegnato anche un premio concreto che abbiamo allo studio. Il suo voto varrà per il 40% del totale. Poi ci sarà la giuria di qualità, composta da addetti ai lavori, che avrà un altro 40% di influenza sul risultato finale. E poi quella che noi chiamiamo “Amici della musica dal vivo”, che attingerà a personalità non solo musicali ma anche dell’arte e dello spettacolo in generale. Tutto questo perché il giudizio sia il più sereno, competente e imparziale possibile. Essere corretti e trasparenti è il nostro impegno più importante”, questa la spiegazione sulle modalità di voto dell’organizzatore del concerto Marco Godano.
Insomma, come una bellissima matrioska, l’evento del concertone contiene altri eventi importanti, che abbracciano il nobile mondo della musica e tutti coloro i quali possiedono il talento, morsi dalla voglia pazza di far conoscere lo spazio interiore che abitano, danzatori sullo spartito della felicità.
Non ci resta che augurare buona fortuna a tutti gli “emergenti”, consapevoli che il palco di Lecce sia la giusta vetrina, un breve pit stop verso la corsa al successo.