Metti un’idea e chiamala Rysto!
Gli italiani, si sa, sono un popolo dal palato fino. Cuochi, chef, masterchef, ristoratori e camerieri sono divenuti in breve tempo tanto famosi quanto i calciatori del cuore. In Italia, si sa ancor di più, i ristoranti possono essere pieni, strapieni o vuoti a seconda del periodo politico e critico che investe la nostra società. Al di là del dato soggettivo, una certezza aleggia sulle nostre teste: la fantomatica emergenza dei “cervelli in fuga” e l’assenza di lavoro dei giovani, e quasi sempre la prima è conseguenza della seconda. Certo è che in un Paese di santi come il nostro, i miracoli a volte avvengono. Il miracolo italiano è rappresentato da tutti quei ragazzi under 40 che, una volta abbandonata l’italica patria, decidono di rientrare e sperimentare. E’ la storia di Jacopo Chirici, 27 anni, una laurea in Economia all’Università di Firenze: “Il mio percorso internazionale è partito con l’Erasmus, sei mesi in Svezia, a Goteborg. Mi sono trovato talmente bene che una volta rientrato in Italia ho fatto le valigie, compilato una domanda per un master in Innovation management nella stessa università e sono ripartito. Mentre ero a Goteborg sono stato ammesso ad un Mba alla University of North Florida dove ho trascorso un anno e mezzo”.
Come accade per alcuni studenti, inizia a fare il cameriere nei week end e al termine del master ha la fortuna di diventare socio del proprietario del locale, così da gestire il ristorante. Grazie al suo lavoro da cameriere è riuscito a ripagare le quote al fine di concludere l’accordo. Questo piccolo progetto è stata la molla che gli ha permesso di saltare in un settore più vicino ai suoi percorsi di studio e di entrare nel mondo della Startup School della fondazione Mind the Bridge nella Silicon Valley. Lì conosce Massimo Fabrizio con cui condivide l’idea del nuovo progetto. Viene alla luce Rysto: una start up italiana che permette a lavoratori, ristoratori o gestori di alberghi di dialogare e migliorare i propri servizi con manodopera altamente qualificata. Come un social network, il sistema di feedback e portfolio personale garantiscono la qualità delle transazioni. Per Massimo Fabrizio: “Rysto è una piattaforma social che ti permette di trovare lavori in tempo reale e colmare i gap di forza lavoro rappresentati dai bisogni temporanei.”
In questo modo le parti in gioco sono soddisfatte, perchè è il sistema operativo che risponde alle loro esigenze. I brillanti ideatori di Rysto hanno voluto testare il prodotto in Italia e solo successivamente portarlo all’estero, nei mercati più vivi, come quello americano. Dal settembre dello scorso anno Rysto è uffialmente attivo e ha già raccolto 2600 iscritti. Un traguardo importante, un’idea particolare, una realtà incoraggiante. Tutto made in Italy.