La locanda dei Girasoli: impediamone la chiusura.
Quando lavoriamo non modifichiamo solo ciò che lavoriamo…modifichiamo noi stessi. Il lavoro è prezioso, perché non c’è solo la ricompensa della paga, c’è una ricompensa misteriosa, che nessuno ci può togliere: conoscere noi stessi. Diventiamo indipendenti dall’universo intero e questo è un diritto che nessuno ci può togliere. E’ la sola, grande e concreta felicità che sia dato di conoscere sulla terra, una verità che ben pochi conoscono.
Queste le parole di Roberto Benigni, sul concetto di lavoro. E forse, questa “grande verità che ben pochi conoscono”, rischia di venir meno per qualcuno che ama davvero il proprio lavoro.
Simone ha gli occhi che ridono. Di quelli che si vedono molto poco in giro, nel grigiore della quotidianità, nella corsa contro il nemico tempo, nell’odio cui ci hanno abituati.
Simone ama parlare, raccontare cosa fa e perché.
Simone è uno dei “camerieri ufficiali” (così ama definirsi) della Locanda dei Girasoli.
Vorrebbe diventarne socio lui, come lo sono i quattro ragazzi affetti dalla sindrome di down, soci-lavoratori della Cooperativa “ I Girasoli”. A pochi passi dalla metro, nella zona Quadraro di Roma, c’è una locanda. La pizza è cotta nel forno a legna; si può scegliere tra piatti tipici della cucina laziale, toscana e siciliana e il locale è economico. Il giallo dei fiori, sull’insegna luminosa, è un benvenuto esemplare di ciò che si troverà all’interno. I girasoli simboleggiano la gioia per la vita, il sole che illumina e scalda i cuori e l’animo, anche quando è difficile restare sereni. La locanda nasce dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi affetti dalla sindrome di Down. Il fine? Offrire una vera prospettiva di lavoro ai figli, Claudio, Valerio, Emanuela e Viviana.
Questi genitori hanno regalato, con sacrificio e coraggio, la possibilità di sentirsi protagonisti della propria vita. Il disabile è sempre stato dipinto come il tipico soggetto passivo, cui dare interventi a pioggia, laddove ci siano o lasciarlo nell’oblio e alle sole e uniche cure di chi gli è veramente vicino, sempre. Le imprese sociali, al contrario, liberano il disabile dall’assistenzialismo e tendono una mano a progetti che portano alla creazione di posti di lavoro finalizzati, non solo all’integrazione lavorativa ma anche a quella territoriale.
Insomma, in via dei Sulpici 117, sorge un posto magico, che abbraccia il piacere del buon cibo alla solidarietà che prende forma. Purtroppo, la favola potrebbe avere un finale totalmente diverso dal “e vissero tutti felici e contenti”. Il mostro, il personaggio oscuro è molto astuto.
La crisi, orrenda ombra nera che si abbatte sul giallo dei girasoli, sta investendo loro e il progetto. I costi dell’affitto, noleggio e acquisto della legna per il forno, potrebbero impedire la realizzazione di un sogno…normale.
Come demolire questo orrendo mostro scuro? Regalandoci un momento di piacere, seduti davanti ad una bella tavola imbandita, in un carino locale, in compagnia di ragazzi speciali, in via dei Sulpici 117, a Roma.
Ecco le coordinate della Locanda dei Girasoli: via dei Sulpici 117/h, 00174 Roma – Aperto da martedì a domenica dalle 19.00 alle 23.00 – telefono/fax 067610194