Geppetto, Pinocchio e Tim Burton
C’era una volta…
-Un re!- Diranno subito i miei piccoli lettori…
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
C’era una volta la letteratura italiana di fine Ottocento e uno dei suoi maestri Carlo Collodi. C’erano una volta “Le avventure di Pinocchio“, fiaba classica riadattata negli anni in forma cinematografica da registi di tutto il mondo. Ultimamente, per moda o per scarsa fantasia, Hollywood sta riscoprendo gli eterni classici. Dopo “Alice nel Paese delle meraviglie”, avremo una nuova “Burtonizzazione”: il regista dark Tim Burton sogna il progetto che potrebbe diventare realtà. Reali i nomi del team che lo aiuterà nella messa in opera del “Pinocchio”gotico; a sorprendere gli innamorati del regista dark per eccellenza, l’assenza dell’attore Johnny Depp, rimpiazzato dall’Iron Man Robert Downey Jr. che vestirà i panni del falegname Geppetto. Alla sceneggiatura ci sarà Jane Goldman, già sceneggiatrice di Kick-Ass e X-Men. Così la domanda sorge spontanea: chi sarà il grillo parlante e la bellissima Fata turchina? Nell’attesa di restare “burtonizzati” davanti al grande schermo, possiamo ipotizzare e sperare nella metaforica figura del burattino che promette alla fata di essere buono e di studiare, perchè vuol diventare un bravo ragazzo. C’è sempre da sperare che alle persone che dimorano questo mondo non vengano gli orecchi di ciuco per colpa di un Lucignolo qualunque che trasforma la terra nel magico Paese dei Balocchi, tramutandosi in servi di padroni molto ricchi e furbi. Ci resta da sognare che un giorno, proprio come Pinocchio, ci guarderemo allo specchio e invece della solita immagine riflessa della marionetta di legno, vedremo quella di vispi e intelligenti fanciulli.