Geocronologia del conflitto balcanico
29 novembre 1945:
Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia e due province autonome: Vojvodina e Kosovo, formano lo STATO FEDERALE DELLA JUGOSLAVIA.
1986
In Jugoslavia scoppia una grossa crisi economica. L’inflazione è la più alta d’Europa (90%).
1988
L’inflazione supera il 200%. Milosevic conquista il potere: più centralismo, meno autonomie alle Repubbliche, riassorbimento nella Serbia delle regioni autonome di Vojvodina e Kosovo.
1989
Forti incidenti scoppiano nel Kosovo. Milosevic denuncia la “persecuzione” della minoranza serba del Kosovo. La Slovenia, approva una Costituzione che sancisce il diritto della Repubblica alla secessione, aprendo al multipartitismo.
1990
La Serbia decide di sopprimere quel che resta dell’autonomia regionale. A luglio i deputati albanesi reagiscono proclamando l’indipendenza del Kosovo dalla Serbia. In Slovenia, con un referendum, una netta maggioranza è favorevole all’indipendenza.
1991
Il 25 giugno Croazia e Slovenia proclamano l’indipendenza.
Nella guerra dei dieci giorni, l’armata federale cerca di bloccare la Slovenia.
Il conflitto si accende in Croazia: gruppi paramilitari e l’ Armata federale conquistano Krajina e parte della Slavonia attraverso una feroce pulizia etnica nei confronti dei croati.
Gli abitanti di Krajina si proclamano Repubblica indipendente.
Il 25 settembre 1991 l’ONU sancisce il blocco del rifornimento di armi per tutte le Repubbliche uscite dalla crisi jugoslava.
1992
I serbi di Bosnia proclamano una Repubblica autonoma con a capo Karadzic, contestata dalle autorità di Sarajevo.
La CEE riconosce Croazia e Slovenia.
Inizia l’assedio di Sarajevo, bombardata dai serbi.
A Belgrado nasce la Repubblica Federale di Jugoslavia che comprende Serbia (con Vojvodina e Kosovo) e Montenegro. Il nuovo Stato non viene riconosciuto internazionalmente.
1993
Nell’agosto 1993 i mediatori David Owen (Unione Europea) e Thorval Stoltenberg (ONU) propongono un piano di suddivisione della Bosnia-Erzegovina in tre Repubbliche. Il Parlamento di Sarajevo non accetta il piano.
1995
Gli USA lanciano un proprio piano di pace che ricalca quello del Gruppo di contatto (Usa, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia, Germania).
La seconda strage serba sul mercato di Sarajevo provoca una serie di bombardamenti ONU-NATO sulle postazioni serbe.
A novembre, il Tribunale dell’Aja accusa Karadzic e Mladic di crimini contro l’umanità.
1996
Sarajevo unificata; esodo dei serbi.
1998
L’UCK (Esercito di Liberazione del Kosovo) uccide due poliziotti serbi sicché Milosevic ordina il Massacro di Drenica.
Si mette in atto l’embargo alla Serbia.
1999
Vertice di Rambouillet proposto dal Gruppo di Contatto (Usa, Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia, Germania). Il Kosovo è definito Regione autonoma.
La Jugoslavia rifiuta l’accordo.
24 marzo 1999: inizio dei bombardamenti Nato sulla Jugoslavia.