Dialogo Lungo L’Andalusia Tra Me e La Motocicletta
Un’estate fa …la storia di noi due.
Certamente nella versione dei Delta V. Nulla togliendo a Mina ma la preferisco.
PopRock come la mia motocicletta. Se non fosse un rapporto dolce-amaro-liscio-ruvido, del resto, non ci sarebbe francamente alcun altro buon motivo per viaggiare da solo, su due ruote, sotto il sole, sopra la follia.
4.200 km di Spagna, in solitaria, con temperature medie di 38 gradi ad Agosto, per apprezzare come ogni anno quel perverso senso di sofferenza misto piacere che solo una passione estrema può regalarmi.
Il sole che batte sul casco; dentro, un paio di neuroni sopravvissuti alla calura che parlano fra loro ed io fuori dai discorsi che amoreggio con il bicilindrico in un surreale alternarsi di zebre d’asfalto a scandire metronomicamente i chilometri all’arrivo in una nuova città.
Barcellona, Valencia, Granada, Almeria, Cartagena, Alicante. In mezzo asfalto e deserto; deserto e asfalto. La pelle suda e il vento l’asciuga; gli occhi bruciano, le braccia soffrono appese ai manubri; le orecchie ronzano, le percezioni si dilatano. Tutto è veloce, intenso, sofferto eppur incredibilmente sospeso. Parlo da solo, urlo nel casco, accarezzo la moto.
Gesti rituali di controllo del carico si susseguono ad ogni sorpasso, ogni curva, ogni cambio d’asfalto, ogni rientro fino allo scorgere della città in fondo alla retta. Albergo, doccia, riposo, cena; esplosioni di gusto al palato iperamplificate dalla sofferenza del viaggio. Trattorie e ristoranti studiate prima e meticolosamente per originare mistiche aspettative e quasi sempre generose conferme.
Eppoi le facce, gli sguardi, le mimiche, gli accenti a incuriosirmi e inchiodarmi ogni volta come una rivelazione, in ogni città, in ogni cervecerìa, in ogni cueva. Bella la Spagna, buona la sua cucina, incantevoli le sue tradizioni.
Su tutto vince la solitaria in moto, l’assordante silenzio, il vuoto nella testa e il pieno di emozioni vissute con me stesso nel rispetto di un bioritmo che è solo mio e di nessun’altro. È tutto qui il senso.