DELTA MACHINE tre ascolti e via…welcome to my world!
Non meno di tre ascolti prima di aprir bocca. Tanto atteso e desiderato dai fans di tutto il mondo, è finalmente arrivato l’album dei Depeche Mode. Carico di aspettative inverosimili è il 13° di un incredibile carriera fatta di molte luci e poche ombre davvero poche.
Basterebbe Heaven per valere il prezzo di acquisto e invece no. C’è tanto altro a patto di rispettare la regola dei tre ascolti prima di sentenziare. Ogni confronto con le proprie aspettative uscirebbe perdente se nella testa gira ancora Enjoy the silence e tuttavia ancora un altro gran bel lavoro. Fatto di ritmi languidi e maturi, venati di blues e conditi di ballads intimistiche e suadenti. 13 brani + 4 nella consigliatissima versione deluxe che raccoglie anche degli splendidi scatti di Anton Corbijn in uno small book fotografico.
Un “grasso” rumor sintetico squarcia subito il velo preannunciando la voce di Gahan dopo ‘30 secondi di palpitante roboante attesa. Ne occorrono altri ‘40 per l’esordio della base ritmica eppoi ‘50 per il falsetto di Martin Gore. Due minuti esatti per entrare nel Depeche Sound più puro e caratteristico. Sfavillante come la sigla d’apertura di un grande spettacolo Welcome to my world esplode endorfinici decibel di piacere aprendo di fatto ad un nuovo ascolto compassato e maturo come un grande vino barricato.
La storia della voce che non invecchia e se invecchia migliora sembrerebbe valere anche per Gahan che come sempre sa farla emergere nel groviglio synth con eleganza infinita.
Sexy come pochi altri, Delta Machine è un album notturno. Da cuffia o da auto-ferma-motore-spento se più vi garba. Certamente da ascolto intimo e riflessivo. Personalmente, mi incuriosisce pensarlo live come sapientemente hanno saputo up-gradare ogni loro lavoro. Broken su tutte vien voglia di pregustarla con la mente sotto il palco ad un palmo dalle movenze raffinate di Dave Gahan. Chi ha voglia di attendere il 18 a Milano ed il 20 Luglio a Roma verrà ampiamente ripagato. Io che sono un godereccio impaziente per natura vado a trovarli a Budapest a Maggio. Chi mi ama mi segua. Si fa per dire.