A Milano il più grande convegno sull’economia spirituale
Fonte: Affaritaliani.it
Fondazione Arbor in cooperazione con Comunità di Ricerca “Colligite Fragmenta” dell’Università degli Studi di Bergamo e SpazioStudio13 Milano hanno organizzato il Convegno L’economista mistico. È possibile un’economia spirituale? , che ha luogo fino al 18 novembre 2012 al Teatro Filodrammatici di Milano.
Andando oltre l’ampio dibattito attuale su etica ed economia e attraverso un programma che spazia dall’arte al teatro, il dialogo che il convegno intende aprire verte sul ripensamento radicale dell’economia, inseparabile da una profonda trasformazione di mentalità e di cultura, per rimettere al centro il senso della vita. Ciò comporta un approccio insieme filosofico, inter/intra-culturale, nonché spirituale, che ripensi e ricrei integralmente la nostra cosmovisione.
GLI INTERVENTI DEI PROTAGONISTI:
SERGE LATOUCHE – “La vera sfida è l’eco-antropocentrismo. Per farlo bisogna riemergere nella natura e cambiare il nostro atteggiamento nei suoi confronti, che significa uscire dall’imperialismo che domina le nostre menti. Torna così ad avere senso la tradizione animistica, cioè la capacità di amare e rispettare l’ambiente e gli individui, senza gli oggetti ed evitando le superstizioni. Nel natale del 1947 la tradizione era fare il falegname e si mettevano i regali nelle scarpe: io trovai nella mia una roccia, per me fu una sorpresa bellissima. Oggi fa ridere ripensarlo, ma è preoccupante pensare che ora non ci si stupisce più di fronte ai doni della natura. La vera sfida è allora tornare a meravigliarsi per le bellezze del mondo. La chiamerei ecosofia della decrescita. Dal panteismo verso il cosmoascetismo, oggi ci si deve immergere di nuovo nell’armonia dell’universo. Non è un atteggiamento religioso, ma artistico, poetico, morale. Direi allora che l’economia può solo essere mistica, ovvero valutare ogni aspetto del cosmo e dell’umano. Dobbiamo ritrovare nell economia il sociale e il politico, cioè il senso oltre le caratteristiche l’alta società dei consumi”.
CLIVE HAMILTON – “La scienza economica, lungi dall’essere lo studio di come renderci migliori, riflette e promuove le attitudini e i comportamenti che ci impediscono di vivere una vita appagante e soddisfatta, e che se non cominceremo a combattere sia il pensiero economicistico che domina il nostro mondo sia ‘l’economista interiore’ che c’è dentro di noi non potremo evitare la deriva verso il suicidio ecologico”.